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mercoledì 1 luglio 2009

LETTERA APERTA AI COORDINATORI NAZIONALI FIRMATA DE ANGELIS & CO.


Roma, 30 giu -I deputati abruzzesi del Pdl (Dell’Elce, Castellani, Scelli, Pelino, Toto, Aracu e De Angelis) in data odierna hanno inviato ai coordinatori nazionali del Pdl la seguente lettera:


“Nella nostra Regione Abruzzo si è verificata in termini elettorali una vera e propria rivoluzione.Non solo la vittoria alle regionali e l’ottimo risultato alle europee che il Pdl ha riportato, ma la riconquista stessa di tre provincie su quattro – essendo le provinciali dell’Aquila posticipate – e di città importanti e simboliche come Teramo e Pescara, hanno dato un segnale chiaro su quanto la cittadinanza riponga nel centrodestra la sua fiducia e le sue aspettative.Dalle elezioni politiche e regionali è stata prodotta una compagine significativa di rappresentanti dei cittadini che si sono messi da subito all’opera, con dedizione e senso del sacrificio, per dare concreta conferma alle aspettative dei propri elettori e visibile realizzazione del programma elettorale, che poneva il rinnovamento meritocratico della classe dirigente regionale e locale al centro del rilancio del territorio.Nella fase attuale, sicuramente complicata dall’evento sismico, la classe politica abruzzese è chiamata a indicare e nominare un gran numero di dirigenti e funzionari nonché a costituire le giunte cittadine e provinciali.Non è oltremodo accettabile che le valutazioni di merito e addirittura le indicazioni specifiche dei nominativi avvengano a totale insaputa dell’ottanta per cento degli eletti nazionali e regionali.Eppure è proprio ciò che sta avvenendo.I luoghi preposti al rinnovamento selettivo e meritocratico della dirigenza abruzzese non possono essere domicili privati o il bar di Palazzo Madama o, data l’esiguità del numero delle personalità coinvolte, il suo ascensore.I sottoscritti deputati del Pdl abruzzese non sono disposti ad accettare responsabilità per scelte non condivise, così come non se ne prenderanno i meriti.Riteniamo che siate resi edotti della situazione, qualora vi sia ignota, affinché non vi colgano alla sprovvista eventuali nostri atti politici volti a riaffermare la nostra dignità istituzionale, il diritto di rappresentanza dei nostri elettori e la democrazia interna del nostro comune partito.

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