
Sono i napoletani i colpevoli dell’emergenza rifiuti? Sono tutti i cittadini della Campania i veri colpevoli? La spazzatura divora da 14 anni la salute della gente ed insieme ad essa miliardi di euro. Dal febbraio del 1994 sono stati polverizzati 2 mila milioni di euro: sarebbero bastati per 15 inceneritori. Negli anni erano stati accumulati debiti per 557 milioni di euro. Per non parlare dei soldi spesi per esportare i rifiuti in Germania dove vengono utilizzati per produrre energia che poi a sua volta ci viene venduta a caro prezzo. L’export di spazzatura doveva durare qualche settimana, dura da 7 anni. Ed ora si sta pensando di mandare ai tedeschi oltre 4 mila tonnellate di rifiuti al giorno, ossia il 60% di tutta la spazzatura della Campania, per la modica cifra di 1 milione di euro ogni 24 ore. Ebbene, i cittadini sono gli unici che hanno pagato per tutto questo! E i responsabili tecnici? E i consulenti? I politici? Qualcuno ha perso la poltrona? Almeno una carriera politica è finita? Macchè! Fra i cassonetti incendiati, richieste di dimissione e indagini giudiziarie che coinvolgono anche il Presidente della regione Antonio Bassolino, si va avanti come se niente fosse.
Iervolino: “Nessuna responsabilità. Spetta al commissario di governo trovare una soluzione”.
Rosa Russo Iervolino è sindaco di Napoli dal 2001. All’epoca, Presidente della Regione e commissario del governo era Bassolino e già allora c’era chi sperava che l’emergenza rifiuti avesse le ore contate. Il 12 maggio 2003 il sindaco proclamava:” Ci stiamo avviando verso la normalità”. Otto mesi dopo “Abbiamo qualche problema ma da noi le mafie non esistono!”. Due anni dopo:”Napoli deve avere il termovalorizzatore”. Sette mesi fa:”Napoli non avrà il termovalorizzatore”. 21 maggio 2007:”La situazione è tragica”. 30 maggio 2007:”L’emergenza a Napoli è chiusa”. E Bassolino non è da meno.
Intanto , mentre i responsabili non si schiodano dalle poltrone, la Campania viene paragonata a Chernobyl! Il turismo e le produzioni agricole cedono il passo ai tumori in aumento. Il Presidente Napolitano, compagno di partito di Sassolino, dalla piazzetta di Capri, si dice allarmato per la sua città in cui quest’anno si è allestito un presepe gigantesco composto da un unico materiale: IMMONDIZIA! Il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) ha reso noto uno studio condotto negli allevamenti di Napoli e Caserta, in cui si lancia l’allarme riguardo la catena alimentare. La diossina, provocata dalla combustione dei rifiuti, contamina acqua, terreno e piante, passando nel grasso degli ovini e da lì in latte e carne. I cittadini protestano contro tutto questo e contro la riapertura della discarica nel quartiere di Pianura.







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