La fumata bianca è arrivata ufficialmente oggi alle 12.30, sia pure dopo tante indiscrezioni . Sarà Gianni Chiodi il candidato Presidente del Popolo della Libertà per la Regione Abruzzo. La scelta dunque, che nelle ultime ore era apparsa controversa per il fronteggiarsi di due nominativi di eguale valore e la contestuale necessità di chiarimento sui futuri assetti per la guida del partito in Abruzzo, è caduta sul giovane (ex) Sindaco di Teramo che l’ha spuntata sul Senatore Filippo Piccone. Proprio ieri mattina, quest’ultimo, aveva avuto un lungo colloquio riservato con il Presidente Berlusconi alla presenza del "supervisore" di Forza Italia per l’Abruzzo Gaetano Quagliariello chiamato a risolvere le controverse situazioni regionali.Alla fine si è stabilito che sarà Chiodi il candidato governatore d’Abruzzo, mentre Piccone lavorerà insieme al segretario regionale di AN, il Sen. Fabrizio di Stefano, per coordinare elaborazione delle liste e strategie della campagna elettorale. Una ri-composizione politica ad ampio raggio, quindi, che sostanzialmente appare mettere tutti d’accordo e così far resistere un clima di concordia, alimentato oltretutto da fondate speranze di successo.Alla fine, pertanto, il Pdl ha puntato sul giovane amministratore “senza tessera” preferendolo all’altrettanto giovane azzurro che però vantava una “lunga” militanza, essendo peraltro al secondo mandato in Senato. Una scelta finale che gli analisti giudicano favorevolmente anche in considerazione della necessità inderogabile di presentare volti “ampiamente rassicuranti” ad un elettorato generalmente disorientato dagli scandali della casta locale. Dunque adesso per il Pdl la marcia elettorale può cominciare. Gli auspici sono i migliori possibili, dopo le macerie del post-Del Turco e a fronte di un PD ancora impelagato nelle scelte di nomi e alleanze e con l’Udc al palo dopo il no di Berlusconi ad apparentamenti con il PdL.Ma chi è, politicamente ,Gianni Chiodi? E’ sicuramente un amministratore che fa. Fare, in contrapposizione con chiacchierare, è la parola magica che spesso si è persa nei meandri fannulloni della politica locale e italiana. FARE sembra quasi un termine desueto. Tanti parlano, troppi gridano, tutti contestano e protestano, una moltitudine urlante in cerca di visibilità sui giornali e di facile consenso si agita a destra e manca, solleva critiche, obiezioni, denunce, grida nel tempio….ma non FA, non alza un dito in termini concreti, progettuali, propositivi. Molti progetti sono stati portati avanti nella città che ha amministrato fino al mese passato ed alla quale ha portato una ventata di novità e di crescita.A lui quindi spetterà l’arduo compito di risollevare la regione Abruzzo, sul piano economico, sul piano politico, sulle prospettive future ma soprattutto a lui il dovere di ridare dignità alla nostra regione.








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