Cari cittadini, negli ultimi anni abbiamo visto crescere a dismisura il costo delle nostre bollette, ci siamo mai chiesti da dove possano arrivare tali aumenti?
In questo breve articolo vogliamo illustrare la situazione energetica italiana per quanto riguarda i dati relativi alla sua produzione.
Il fabbisogno nazionale di energia elettrica viene coperto per il 72,8% attraverso centrali termoelettriche che bruciano principalmente combustibili fossili in gran parte importati dall'estero (piccole percentuali - inferiori al 2% - fanno riferimento a biomassa, rifiuti industriali o civili e combustibile nazionale). Un altro 14,7% viene ottenuto da fonti rinnovabili (idroelettrica, geotermica, eolica e fotovoltaica) per un totale di energia elettrica prodotta dall'Italia di circa 315200 GWh annui (2006). La rimanente parte per coprire il fabbisogno nazionale é importata direttamente all'estero nella percentuale già citata del 12,5%.
Analizzando tali dati possiamo notare come la maggior parte di energia viene prodotta attraverso centrali che utilizzano combustibili fossili (gas e petrolio), risorse che l'Italia è costretta a comprare all'estero non avendone qui a dispozione.
In tal modo noi tutti siamo soggetti al variare dei prezzi di petrolio dal cartello dell'OPEC, e del gas da parte delle multinazionali russe da cui importiamo la risorsa.
Essendo, noi cittadini, l'ultimo anello della catena di distribuzione paghiamo per quasi tutta la totalità il rincaro delle risorse in questione, perchè quindi non cominciamo a pensare di produrre energia utilizzando altro? Come ad esempio il nucleare?
Queste poche righe vogliono essere una provocazione per invitarvi innanzitutto a riflettere seriamente sul problema; successivamente siete invitati a ripondere al sondaggio pubblicato in basso e ad esprimere la vostra opinione attravero il nostro forum.
In questo breve articolo vogliamo illustrare la situazione energetica italiana per quanto riguarda i dati relativi alla sua produzione.
Il fabbisogno nazionale di energia elettrica viene coperto per il 72,8% attraverso centrali termoelettriche che bruciano principalmente combustibili fossili in gran parte importati dall'estero (piccole percentuali - inferiori al 2% - fanno riferimento a biomassa, rifiuti industriali o civili e combustibile nazionale). Un altro 14,7% viene ottenuto da fonti rinnovabili (idroelettrica, geotermica, eolica e fotovoltaica) per un totale di energia elettrica prodotta dall'Italia di circa 315200 GWh annui (2006). La rimanente parte per coprire il fabbisogno nazionale é importata direttamente all'estero nella percentuale già citata del 12,5%.
Analizzando tali dati possiamo notare come la maggior parte di energia viene prodotta attraverso centrali che utilizzano combustibili fossili (gas e petrolio), risorse che l'Italia è costretta a comprare all'estero non avendone qui a dispozione.
In tal modo noi tutti siamo soggetti al variare dei prezzi di petrolio dal cartello dell'OPEC, e del gas da parte delle multinazionali russe da cui importiamo la risorsa.
Essendo, noi cittadini, l'ultimo anello della catena di distribuzione paghiamo per quasi tutta la totalità il rincaro delle risorse in questione, perchè quindi non cominciamo a pensare di produrre energia utilizzando altro? Come ad esempio il nucleare?
Queste poche righe vogliono essere una provocazione per invitarvi innanzitutto a riflettere seriamente sul problema; successivamente siete invitati a ripondere al sondaggio pubblicato in basso e ad esprimere la vostra opinione attravero il nostro forum.
Nella sezione download potete scaricare la Proposta di legge elaborata dal gruppo di Alleanza Nazionale alla Camera dei Deputati.
Grazie per l'attenzione.
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