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martedì 11 marzo 2008

In Ricordo di Nanni De Angelis...

La famiglia De Angelis ha pagato un duro prezzo nelle lotte tra destra e sinistra che avvenivano nel nostro paese qualche tempo fa. Domenica nel nostro convegno era presente il Sen. Marcello De Angelis fratello di quel Nazareno De Angelis detto Nanni giocatore di football americano ed esponente del movimento Terza Posizione. Marcello De Angelis, oggi è considerato un intellettuale della destra, direttore del mensile Area, fedele alla corrente di Alleanza Nazionale che fa capo a Gianni Alemanno. Un tempo le idee le "menava", oggi le scrive, come ha fatto nel suo ultimo libro, Otto anni in area di rigore, ossia la destra vista da destra. Un insieme dei suoi editoriali apparsi su Area. Del ragazzo che era, oggi, Marcello ha conservato gli occhi, mobili, attenti, nervosi. I capelli sono andati via insieme alla spensieratezza e a quella rabbia che lo ha fatto militare nella destra radicale, in Terza Posizione, insieme all'amatissimo fratello maggiore. TP fu fondata nel 1976, l'obiettivo dell'organizzazione era volto alla sovversione dell'ordinamento costituzionale democratico ed alla creazione di un proprio modello di stato di ispirazione neofascista, da perseguire sul piano internazionale in opposizione ai due imperialismi degli USA e dell’URSS (da qui “Terza Posizione” appunto). Il motto principale di Terza Posizione era: "Né fronte rosso, né reazione, Terza Posizione!". Infatti questa si definiva nominalmente alternativa al comunismo e alla destra reazionaria. TP considerava ogni soggetto figlio del suo tempo ma torniamo adesso a Nanni. Era il 4 ottobre 1980 si reca con l'amico Luigi Ciavardini ad un appuntamento ma la persona che dovevano incontrare li tradisce e cosi' in piazza Barberini la polizia (si parla di un'operazione con decine di agenti in borghese o camuffati a presidiare la piazza) li ferma. Nanni si ribella, cosi' i due giovani vengono colpiti, ammanettati ad un palo e pestati con colpi in testa. Un testimone scrivera' successivamente una lettera alla famiglia De Angelis per raccontare cio' che ha visto. All’arrivo in Questura lo ammanettano ad una sedia e continuano a sbattergli la testa al muro. Lo portano al San Giovanni in assoluto stato confusionale. Da lì è trasferito al carcere di Rebibbia e posto in isolamento. Venti minuti dopo è trovato morto impiccato col lenzuolo. Era il 5 ottobre 1980. Molti si chiedono come abbia fatto ad impiccarsi, se non si reggeva in piedi dopo i pestaggi subiti.
Nella colonna di destra potete cliccare e leggere una poesia del Senatore De Angelis Dedicata al fratello ucciso.

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